paSSionTandem.it - Diario di Viaggio
Questo è il nostro diario di viaggio. Seguite la nostra avventura!
lunedì 2 gennaio
mentone - finalborgo (106 km)
avevano messo pioggia.... E così è stato!
eccoci già di rientro. Speravamo solo di partire asciutti e di incontrare la pioggia lungo la via. Infatti, partiamo asciutti, ma già passati dal confine, comincia a piovere. Così pedaliamo tra tratti con forte pioggia e tratti senza pioggia. le mimose sono già in gran parte fiorite, peccato che non abbiamo potuto fare foto a causa della pioggia. Va già bene che non c'è stato vento, anzi il vento è comparso proprio nel tratto finale, tra pietra ligure e casa, dove anche la pioggia si intensifica e il cielo é sempre più buio. Anche se questa brevissima avventura non la possiamo paragonare alle precedenti, siamo molto soddisfatti di questi 3 giorni, che ci hanno fatto rivivere lo stile di vita, che a noi piace, da vagabondi!!! Saluti a tutti.... E alla prossima avventura!
domenica 1 gennaio
finale ligure - menton (105 km)
dopo circa 4 mesi e mezzo rimontiamo le borse e i bagagli per una mini escursione
eccoci di nuovo in pista, ieri, l'ultimo giorno del 2011 siamo partiti di nuovo con il tandem in assetto da viaggio, per trascorrere l'ultmo e il primo giono dell'anno a cavallo del nostro mezzo perché sia di buon auspicio per le avventure che speriamo di compiere nel nuovo anno. Partiti da casa, come a noi piace, ci siamo diretti verso la francia. La giornata non é male, nonostante la stagione, le temperature sono buone e viaggiamo con il sole fino a giungere a mentone. Il traffico trovato lungo la riviera era minimo, solo a xxmiglia era appena fastidioso. Giungiamo a mentone dopo 4 ore e 30 di pedalata e senza fatica, nonostante in uesto ultimo periodo non abbiamo pedalato molto. Troviamo anche l'albergo prenotato senza problemi, soprattutto perché pensavamo che la prenotazione fatta al telefono il giorno prima avesse poco valore, visto che da internet risultavano tutti gli hotel pieni e a quello qui abbiamo telefonato, l'unico con prezzo contenuto, le recensioni dicevano di non fidarsi della prenotazione, rischio, dormire sotto le stelle. Ci é invece andata benissimo, ci hanno bene accolti. Dopo una bella doccia passeggiata in centro alla ricerca di una bottiglia di champagne e calici di plastica per fare il brindisi di mezzanotte. All'una del nuo anno si va a dormire e oggi alle10 siamo rimontati in sella per un giro fino a nizza dalla basse corniche, quindi passando da montecarlo con visita alla vielle ville. C'é da dire che la police di montecarlo ci osserva sempre con sospetto e ce ne sono ogni dove. Comunque pochissima gente e pochissimo traffico. Raggiungiamo nizza e rientriamo dalla moyenne corniche con il meteo che accenna apeggiorare, nubi basse sulle cime a ridosso della costa, ma per tutto il giorno é stato bello e caldo. Ora siamo rientrati in hotel e dopo una bella doccia ci siamo finiti lo champagne di ieri....domani si rientra a casa... Peccato! auguri a tuttiiii!
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venerdì 23 settembre
finalborgo - finalborgo (0 km)
a poco più di un mese dal rientro alla base, il gruppo degli alpini di finale ligure, ha pensato di darci il bentornati! abbiamo così simulato il rientro ricomponendo il mezzo con tutti i bagagli, ovviamente nelle borse solo cuscini, coperte e stracci. ma la pedalata l'abbiamo fatta davvero! abbiamo pedalato per circa 60 km sui nostri abituali percorsi arrivando così a porta testa alle 18, dove ci attendeva il gruppo, belli sudati e affaticati. simulazione perfetta! appena giunti a fulvio è stato consegnato il suo cappello alpino da indossare al posto del casco, qualche foto e via sotto la doccia per poi proseguire la serata alla sezione dell'ANA di finale... buon cibo e vino a volontà, accompagnati dai canti degli alpini. alla festa erano presenti anche i familiari di fulvio, familiari degli alpini e un rappresentante dell'amministrazione comunale. abbiamo tirato mezzanotte!
è stata proprio una bella festa!
un grazie di cuore agli alpini
mercoledì 17 agosto
savigliano - finale ligure (134 km)
eccoci pronti all'ultima tappa dell'avventura:
alle 9 si danno i primi colpi di pedale e sembra che le fatiche del/i giorno/i precedenti non ce le troviamo nelle gambe, che sembrano a oggi indistruttibili. loro girano sempre, il mezzo invece qualche cedimento lo ha manifestato! ancora qualche raggio rotto...
il cielo non é come ieri, qualche nube che sembra innocua, ma il caldo si sente fin da subito. praticamente la strada é pianeggiante fino a mondovì, dopo si é cominciato con un pò di saliscendi' soprattutto per evitare le due gallerie, quella di vicoforte e lesegno, che sono vietate alle bici.... a seguire le ultime due asperità dell'avventura, che sono di ben poco conto rispetto iai pirenei e alle alpi... e anche del forte vento contrario incontrato in molteplici occasioni, ma comunque impegnative, montezemolo e montecala. facciamo parecchie ma brevi soste per reidratarci, con questo caldo e afa non bastano le borracce, ci fermiamo appena vediamo un alimentari e facciamo fuori per più volte bottigli da 1.5 lt di qualunque cosa che contenga zucchero e bolle, comprese bustine di sali minerali a corredo, che fino ad oggi non avevamo fatto largo uso, ma ne sentiamo il bisogno. nelle soste abbiamo anche divorato qualche kg di frutti vari compresa un anguria....per noi sembra che l'estate sia cominciata oggi!
arriviamo finalmente al colle di ca' di bona. per la prima volta dopo mesi rivediamo il nostro mare e ci ha fatto un certo effetto| ultima discesa e poi aurelia fino a casa, dove purtroppo abbiamo corso il rischio di essere buttati a terra da una vettura che ci ha tagliato la strada... e gliene andava ancora a lui. ci siamo poi detti: certo che in più di tre mesi all'estero non abbiamo mai corso un rischio simile e abbiamo notato un rispetto fin esagerato nei confronti delle bici, come noi per le vetture e i pedoni. sin da ieri, già in prossimità del confine facevamo a gara per scoprire senza vedere chi arrivava da dietro, se era uno straniero o un italiano, diciamo che l'80( per essere fintroppo onesti) ci azzeccavamo. l'italiano: non mette la freccia per sorpassare una bici e soprattutto un tandem con le borse, ti passa rasente e non rallenta e se sproggiunge una vettura di fronte ti taglia la strada, come ci è successo e se proprio non riesce a passare ti pressa e ti suona, come se potessimo schiacciare un tasto e sparire. lo straniero: sopraggiunge rallentando, mette la freccia per sorpassare e anche per rientrare, se vede che non riesce a passare aspetta a distanza e quando ti passa è al minimo ti passa a un metro distante. certo non sono tutti così sia da una parte che dall'altra.....!
arriviamo così a san donato dove non resistiamo alla tentazione, come l'anno scorso nel viaggio finaleligurestoccolmaintandem, ci siamo buttati in mare e ci siamo goduti una ventina di minuti in totale relax. bagnati come siamo ci rimettiamo in sella e varchiamo dopo 134 km la porta reale del borgo dove troviamo ad attenderci parenti e amici. avventura finita!!!!
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martedì 16 agosto
briançon - savigliano (132 km)
aggiornamento ore 13: oramai gli ultimi due passi, monginevro 1850 e sestriere 2035, sono alle spalle. Ora ci aspetta una lunga discesa fino a pinerolo per poi dirigerci verso casa e fare più km possibile per farne meno domani. Breve sosta a pragelato per lascire il gagliardetto delgruppo alpini sezione di finale alle casermette dove fulvio ha prestato servizio militale. Arrivo previsto domani nel tardo pomeriggio.... Ciao atutti e arrivederci in borgo fulvio e cri arrivo a savigliano dopo 132 km, dopo aver affrontato i due passi su citati e escursioni termiche sensibili. questa mattina alle 7 sotto la tenda 8 gradi, fuori 5 e appena giunti nella bassa 32 gradi. questa sera non pianteremo più la tenda e non laveremo più i panni e non prepareremo più la cena. albergo e pizzeria.... la giornata è trascorsa in maniera positiva, bellissimi panorami alpini e viaggiato con il sole finalmente. abbiamo solo dovuto affrontare la discesa con un fortissimo vento che arrivava dalla pianura e si infilava lungo la val chisone, così ci è toccato pedalare anche in discesa e arrivare in fondo con una media ( della sola discesa ) di soli 34 km/h, quindi abbiamo faticato anche a scendere.... ma va bene così. domani ultima tappa, savigliano finale!
lunedì 15 agosto
Burg D'Osains - Briançon (111 km)
Finalmente Alpi
Siamo giunti a Briançon dopo una lunga ascesa al Col Lautaret (2058 mt), che ci ha impegnato per 3 ore e 45 minuti. Veramente impegnativo per la lunghezza puiù che per le pendenze, poi altrettanto lunga la discesa, che però dura sempre troppo poco...
Domani Monginevro (1800 mt circa) discesa verso Cesana e risalita al Sestriere per l'ultimo 2000 mt.
Un saluto a tutti sperando di riuscire a trovare una connessione valida per ricominciare a caricare un po' di foto!!
venerdì 12 agosto
feurs - muzols (130 km)
Ancora Problemi
Purtroppo ancora problemi. Da quando siamo ripartiti abbiamo duvuto affrontare ancora tempo brutto, pioggia, freddo e due giorni fa si è rotto ancche il movimento centrale dei pedali posteriori!!!!
Oggi, per non farci mancare niente, hanno cominciato ancora a rompersi i raggi della ruota nuova dopo soli 1200 km!!
Ormai speriamo solo di ruiscire a rientrare senza avere altri problemi...
venerdì 5 agosto
Gennes - Montbazon (90 km)
siamo resuscitati...
eccoci finalmente connessi, dopo innumerevoli problemi tecnici non solo al mezzo di trasporto... Oggi bellissima tappa di fiumi, loira e indre con i suoi innumerevoli castelli. La partenza verso le 9 e un po' a causa del accampamento bagnato dalla pioggia di ieri e della notte. Seguiamo subito strade a bordo loira, alcuni tratti promiscui con le vetture ma pochissimo traffico e altri tratti su ciclabili dedicate. Il tempo diciamo che é buono, 26 gradi di punta massima e nuvole sparse. La tappa é praticamente piatta, qualche suave dislivello (come ci dicevano gli spagnoli...) di poche decine di metri. La loira però la vediamo poco, nascosta dalla vegetazione, antissimi castelli e siti trogloditi. Dopo circa una cinquantina di km incrociamo l'indre e lo risaliamo fino a giungere a montbazon con un leggero aiuto del vento, piccolo paesino tranquillo alle porte di tours con una fortezza sulla quale troneggia un enorme statua in bronzo della madonna. I km oggi sono stati 90. ora vediamo di aggiornare almeno da le mont sant michel
giovedì 4 agosto
villiers charlemagne - gennes (111 km)
112 km sotto l'acqua
appena usciti dalla tenda ci rendiamo conto che non tarderà molto a piovere e ancor prima di fare colazione smontiamo il campo, difatti appena partiti comincia a piovere, da subito non forte, ma poi... La strada ciclabile si snoda lungo il fiume mayenne fino ad angers, tutta sterrata, con qualche brevissimo tratto promiscuo. Terra e sabbia ovunque. Lungo la via facciamo sosta in una creperie in prossimità di daon e diuna chiusa. Smette giusto di piovere e ci svuotiamo le borracce sulle gambe per renderci presentabili... Guarda caso appena riprendiamo il viaggio riattacca apiovere... Tanto l'avevano previsto sui giornali locali, ma smettere proprio quando eravamo al coperto....per poi riprendere appena saliti in sella.... Il fime di fianco a noi scorre tranquillo con parecchie chiuse che servono alla navigazione e fanno fare alle barche un dislivello si circa 2 metri alla volta. Queste chiuse sono molto curate e integrate nel verde paesaggio con molti fiori in vaso sulle ringhiere di protezione e aiuole coloratissime che nonostante oggi piova si ostinano ad innaffiarle...oltre ai tanti castelli e superville Arriviamo dopo 112 km a gennes e montiamo il campo sotto l'acqua e ceniamo sotto il nostro tendone verde di 4 mt x 4 mt e tutto sommato asciutti.
mercoledì 3 agosto
Mont Saint Michel - villiers charlemagne (130 km)
la fine di un incubo
incredibile ma vero questa mattina riprendiamo il viaggio pedalando. La prima cosa che facciamo dopo colazione e smontaggio campo é disfarsi di due enormi pacchi, la ruota da rimandare a rohloff, che ce ne ha mandata una nuova(grazie stewart) e una con il pannello solare che non carica più la batteria, cartine esaurite e souvenir vari. Dopo la posta finalmente dirigerci a sud. Salutiamo le mont che ci ha incantato e l'oceamo che non incotreremo più sul nostro cammino con le sue maree spettacolari. Percorriamo stradine in mezzo ai campi, pascoli dove non incontriamo quasi nessuno, a parte qualche trattore o camion carico di fieno. Questo per una trentina di km poi rientriamo su strade un poco, ma davvero poco trafficate fino a fugeres, dove la strada comincia a salire e scendere. Qui ci fermiamo ad ammirare il castello, pusa pranzo e proseguiamo ain direzione laval, dove incontriamo la ciclabile a bordo fiume mayenne, sterrata a praticamente piatta. Circa 40 km di sterrato e arriviamo in campeggio a villiers charlemagne con una breve ma inaspettata salita dopo 132 km, che facciamo con un po di affanno dovuto alla stanchezza
domenica 31 luglio
Nantes - Nantes (0 km)
Gravi problemi tecnici!
Purtroppo abbiamo grossi problemi tecnici: la ruota posteriore ha ceduto e ci ha lasciato a piedi!
Abbiamo contattato i nostri fornitori KOGA MIATA (tandem), Rohloff (cambio) per far presente il problema e, per fortuna, ci invieranno due ruote nuove a Mont Saint Michelle.
Non ci resta che recarci li e aspettare per rimetterci in marcia...
martedì 19 luglio
arreau - sainte marie de campan (27 km)
pioggia
sta notte ha piovuto e questa mattina ha smesso verso le 8 e 30. Quindi inutile alzarsi presto. Siamo pronti alle 10 e 30 nonostante qualche scroscio di pioggia. Si parte subito in salita, inizialmente tranqilla nel bosco con qualche breve tratto soleggiato. Ma le nubi sono appollaiate sulle cime e ci aspettano. A metà salita le pendenze si fanno più aspre e a rendere ancor più impegnativo il percorso é il vento gelido e la sottile pioggia, che li per li sembra che non ti bagni, ma arriviamo in cima da cambiare i panni. Per lo meno il panorama verso valle é magnifico e i colori sono intensi, soprattutto il verde irlanda... Ricambiati in assetto da pioggia ci lanciamo nella gelida discesa, ma siamo ben coperti e non soffriamo il freddo, in un batter d'occhio siamo a peyol dove c'é un campeggio, ci consultiamo e la cri non ha nessuna intenzione di campeggiare a 1000 metri di quota con vento, freddo e pioggia, quindi scendiamo fino a st marie de campan, dove ci attende un caldo hotel. A quest'ora, le 14, é impensabile intraprendere l'ascesa al tourmalet, o meglio, se fosse l'ultimo giorno e questa sera fossimo a casa nostra la cosa era fattibile, ma visto che domani e dopo ancora montagne, non vorremmo ammalarci. Ora aggiorniamo anche le tappe mancanti di andorra e un po di foto arretrate, visto che il sistema funziona di nuovo....
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lunedì 18 luglio
Saint Beat - Arreau (83 km)
Oggi tappa con due passi abbastanza tosti.Il primo a 1320 mt, Col de Pourtillon, con pendenze per brevi tratti al 18 %. Tuto in mezzo al bosco fittissimo.Il secondo passo, Col de Peyresourde 1569 mt, con lunghi tratti al 10-12 % in un ampia valle con verdi pascoli.Il tempo non è un granché anche se non piove. Ampi spazi di azzurro ma il sole non si è quasi mai visto. In cima ai passi fa abbastanza freddo.Domani le previsioni sono pessime e dobbiamo affrontare il mitico Tourmalet...c'è rischio neve.Vedremo...
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domenica 17 luglio
Lirbat - Saint Beat (95 km)
sosta forzata
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sabato 16 luglio
Saint Beat - Arreau (83 km)
incrociamo il tour de france
Siamo partiti alle 8 e 40 e per strada ci dicono che la route alle 10 l'é fermé Jusqué le 14. Il Tour de France ci viene incontro. Noi pensiamo che le bici possono andare. La strada è tutta a salire fino a quota 1069 e alle 10 in punto siamo a 3 km dalla vetta. Qui comincia il calvario: i gendarmi posizionati lungo il percorso ci bloccano e alcuni ci lasciano proseguire per la vetta a piedi, ma noi appena fuori dal campo visivo via in sella.Arriviamo così a stento all'ultimo km e non ci vogliono nemmeno far proseguire a piedi, facciamo i pietosi. Nous arrivons da l'Italie pour voir le tour sur le Porter d'Aspet... Così ci incamminiamo, con la delusione di sentirci dire dai francesi che saliamo a piedi perché la salita è dura! Si fa più fatica a spingere sto coso a piedi che pedalando! Ci piazziamo a 3km dalla vetta, ci vediamo il passaggio della carovana pubblicitaria e dopo una lunga attesa di 2 ore i corridori.Proseguiamo per gli altri due passi, uno a 599 mt e l'altro a 797, poi tutta discesa e un tratto di 5 km in piano fino a Saint Beat dove oggi ci attende un magnifico campeggio.Giornata dedicata alle grotte. Visita al fiume sotterraneo. Abbiamo navigato per 2,5 km nelle viscere della terra. Un viaggio fantastico e suggestivo della durata si un'ora. Poi ancora una grotta particolare, dove per 500 mt la strada scompare nella montagna e scorre lungo un altro fiume sotterraneo, semplicemente spettacolare.Appena troviamo una connessione stabile carichiamo le foto.
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venerdì 15 luglio
Encamp - Tarascon Sur Ariege (85 km)
Oggi tappa abbastanza corta (85 km), 1200 mt di dislivello secco!Partiti con tempo così così, 8 gradi, salendo nella stretta valle siamo arrivati al massimo a 12 gradi con il sole che sbucava a tratti. Si cominciava a vedere la nebbia intorno ai 2000 metri.La salita si presenta dura a tratti, con parecchi punti da recupero, l'aria scende fredda dall'alto della valle, segno che la nebbia non ha nessuna intenzione di alzarsi.Infatti quando arriviamo ai 2000 metri ci troviamo un muro bianco davanti. La temperatura è di 7 gradi e ci mancano ancora gli ultimo 400 metri in mezzo alla nebbia e al freddo!Quando mancano 3 km uno spiraglio di sole ci fa ben sperare di arrivare in cima e goderci il panorama. Nulla di tutto ciò. Nell'ultimo km la nebbia è fittissima e caccia l'umidità su di noi, dove si condensano goccioline gelate, a tratti sembra ghiaccio.In cima diamo un occhio al termometro, segna 3 gradi. Giusto il tempo della foto con il cartello del passo e ci infiliamo nell'unico bar, fortunatamente, aperto, se no ora eravamo morti assiderati!!Dopo circa un km di discesa gelida scopriamo un problema al mezzo che sbanda. Ieri avevamo acquistato e sostituito un copertone per la ruota anteriore. Difettoso, si sta fiaccando sulla spalla e a breve potrebbe esplodere. Al primo spiazzo ci mettiamo in sicurezza dalle vetture, che anche con la nebbia sfrecciano comunque veloci. Così in 20 minuti siamo pronti, fortunatamente avevamo tenuto il copertone vecchio, altrimenti eravamo a piedi...Ci siamo raffreddati troppo e la Cri, dopo circa 3 km, piange dal freddo e fortunatamente rientriamo nell'abitato. Ci rifugiamo in un bar e ci scaldiamo un poco, poi di nuovo verso il fondovalle.Dal versante francese a 2000 metri ci sono 8 gradi e il cielo si apre un poco, a 1550 metri ci sono 12 gradi. Ci fermiamo solo quando il termometro segna 22 gradi.Ad Ax le Terme ci si rompe anche il primo raggio della ruota posteriore nuova...Ci togliamo i kg di roba di dosso per proteggerci dal freddo e scendiamo fino a Trascon sur l'Ariege con qualche saliscendi nel fondovalle.
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giovedì 14 luglio
Encamp - Tarascon Sur Ariege (85 km)
pieno inverno
appena svegli tempo buono ma 8 gradi. Subito salita in mezzo al traffico dell'unica strada che che unisce tutti i paesi. Attraversiamo tipici paesini da località sciistica e man mano che si sale la temperatura arriva fino a 12 gradi. Vediamo però la nebbia intorno ai 2000 mt e tutt'a un tratto il vento ridiscende la valle, segnale che il sole non riesce a far risalire la nebbia. Difatti arrivati a quota 2000 il muro di nebbia ci si presenta davanti. Qui la temperatura è di 7 gradi ed é destinata a scendere da qui in avanti. I circa 6 km in mezzo alla nebbia, con uno spiraglio di sole molto breve verso i 2200 mt passano comunque in fretta. Peccato non poter ammirare nessun panorama. Nell'ultimo km la nebbia ci caccia addosso una marea di umidità, siamo peni di minuscole goccioline d'aqua gelata. Le sopracciglia sono bianche e così anche i nostri abiti e arrivati quota 2408 mt ci sono 3 gradi e qualche cumulo di ghiaccio qua e la. Ci rifugiamo nel bar del puerto de la casa, che si vede a malapena al di la della strada, lo scopriamo perché ha gli altoparlanti dell'hi fi all'esterno, genialata, se no chi lo vedeva con sta nebbia. Dopo una tazza di latte caldo e un the, belli cambiati e riscaldati ci accingiamo alla discesa verso la francia. Ma, c'é sempre un ma, sin dai primi metri la ruota anteriore sbanda il mezzo, dopo un veloce controllo ci accorgiamo che lo pneumatico comprato ad andorra e sostituito ieri é difettoso, si sta fiaccando sulla spalla a rischio di esposione. Così ci tocca sostituirlo on quello vecchio conservato in previsione dell'imprevedibile. così ci raffreddiamo per bene, tanto che la cri sta male e vuole fermarsi a tutti i costi, ma davanti a noi solo nebbia. Dopo circa 1 km, scesi di quota, si apre la nebbia e c'c l'ultimo paesino commerciale prima del confine e ci rintaniamo per una mezz'oretta in un bar per ristabilire la temperatura. Scendiamo così a valle con in dosso tutto ciò che abbiamo per coprirci e ci fermiamo solo quando la temperatura raggiunge i 22 gradi e spunta il sole ad ax le termes. Da qui strada leggermente ondulata con prevalenza a scendere fino al campeggio sul fiume a tarascon sur l'ariege. Ah! é il 14 luglio, festa nazionale e quindi tutto chiuso. Aprovvigionamento cibo impossibile. Mangiamo una.... Pizza, così la chiamano, ma non ha nulla a che vedere e le scorte di sicurezza.
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mercoledì 13 luglio
Prats - Ussat (101 km)
riposo
la tenda ieri sera ha retto, anche se a pochi metri é caduto un ramo che poteva fare gravi danni. In compenso i panni stesi erano sparsi per tutto il campeggio! Oggi visita ad andorra la vella che ci é sembrata una livigno gigante. Comunque non ci è dispiaciuta
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martedì 12 luglio
Sort - Prats (86 km)
salite tossiche!
eccoci nel principato di andorra! ora siamo nel primo paese dopo la capitale, entrando dalla spagna ovviamente! Citroviamo a encamp, 1250 mt slm. Ora sono le 21 e 30 e siamo sotto assedio. Vento fortissimo, tuoni, filmini, grandine e pioggia. Non sappiamo ancora se la tenda e il tandem sono al loro posto, intanto siamo rifugiati nel bar del camping.... Questa mattina partiti da sort con tempo afoso e grigio, la temperatura era intorno ai 18-20 gradi. Si sale subito e ne abbiamo per più di 2 ore e mezza fino a giungere al col de cantò, 1725 mt slm. Parecchi tratti impegnativi su quasi 18 km di salita. Acido lattico ovunque, non c'é parte del nostro corpo che non faccia male. Qualche minuto di recupero e scendiamo, sperando in una bella discesa divertente, ma così non é. Si scende di 200 mt e poi ci tocca ncora pedalare e quindi ritoglierci maglie e giacche a vento perché si muore dal caldo. A parte un tratto di 5 km da guidare in velocità, il resto non si andava avanti e ci é venuto perfino l'abbiocco. Speravamo, anzi, fulvio sperava che dopo 18 km d salita ce ne fossero altrettanti di discesa buona. Accontentiamoci di quei 5! Giungiamo nel primo pomeriggio a seu d'urgel dove facciamo tappa per un'ora. Da li lasciamo la N260 che seguiamo da qualche giorno, chiamata anche asse pirenaico, per dirigerci verso andorra. La strada é assai trafficata, inizialmente si procede con salisendi dolci per le nostre gambe ancora intossicate dal precedente passo. Appena passata la frontiera si comicia a salire con brevi tratti appena più ripidi e quattro e quattr'otto ci troviamo ad andorra la vella, 1000 mt slm.. Da qui decidiamo di procedere verso encamp per avantaggiarci per il prossimo passo che é a oltre 2400 mt slm, che affronteremo giovedì. Pensiamo che dopo una settimana di montagne ci spetti un giorno di riposo. Comunque, l'attrversamento della città, tra i cantieri stradali e inquinamento a causa del traffico, oltre alla pendenza che in alcuni tratti é impegnativa, é ancora più tossico per noi. Quindi oltre alle gambe ci brucia anche la gola! Ora andiamo a vedere se abbiamo ancora una tenda dove riposare, vosto che si é calmato il tuttto! Buona notte
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lunedì 11 luglio
Castejon de sos - Sort (105 km)
tappa abbastanza tranqui
partiamo presto, senza alcuna pretesa di giungere chissà dove. Anche perché le alternative sono due, sort a 70km o seu d'urgell con un'ascesa di oltre 1000 mt dopo sort, dove in mezzo il nulla. E poi ci mancavano gli imprevisti! Dopo pochi km si blocca il cambio, nessun problema, era solo il cavetto del comando sfilacciato, ma l'imprevisto ci fa perdere mezz'ora. Poi appena imboccata la salita verso i primo passo dei lavori in corso ci costringono a un'altra mezz'ora di sosta. La salita é dura e per gran parte al sole, fa un caldo bestia, arriviamo a 1229 mt slm breve sosta a un chiosco mobile in vetta con breve discesa per poi risalire ancora a 1334. Il panorama cambia, da boschivo nel primo passo a roccioso nel secondo. La discesa é veloce e giungiamo nel fondo valle con 36 gradi.a pobla del segur facciamo tappa per proseguire nella vallata che porta a sort. Spettacolo inimmaginabile una vallata così non #a nulla da invidiare al gran canyon du verdon, ma col vantaggio di viaggiere sempre nel fondovalle con ancora una quantità di rapaci impressionante che volteggiano sulle nostre teste. Giungiamo così a sort belli soddisfatti anche se siamo in uno dei campeggi meno belli fino ad ora visitati. Oggi solo 70 km, ma non si poteva andare oltre. Farsi altri 1000 mt di dislivello a queste temperature non é cosa, bisogna pensare al domani che si pedala ancora e dopo ancora....
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domenica 10 luglio
Buesa - Castejon de sos (100 km)
oggi solo 2 passi...
partiamo di buon ora nonostante il rave parti di fronte al campeggio, fino alle 4 bumpa bumpa, hard rock ecc. ecc.. quando partiamo notiamo un gruppetto di ragazzi che cercavano una via tra i campi per rientrare in campeggio dopo la festa! partiamo con il solito fresco, 16 gradi, ma si capisce subito che il caldo non tarderà ad arrivare, difatti già sulla prima salita, dopo pochi km si suda parecchio, il panorama é stuendo. un ampia valle con colline molto simili alle nostre langhe e sullo sfondo le cime pirenaiche con falesie spettacolari e paesini incastonati tra le roccie. abbiamo anche la fortuna di ammirare un'aquila appollaiata su di un traliccio a pochi metri da noi. la salita é dura, sale all'8 % e ci porta a più di 1000 mt slm. la discesa é velocissima, tocchiamo i 90 orari nonostante la cri non collabori. arriviamo così a campo, dove facciamo tappa. Da qui si riparte in salita lungo la stretta valle che si stringe sempre più e la strada si fa saliscendosa, meraviglia! La valle ci mostra le sue gorge stupende, pozze, cascate e nel tratto della garganta del ventanillo la valle non é più larga di 15 mt. Giungiamo a castillon de sos dove ci attende il secondo passo che ci porterà oltre i 1400 mt slm, l'u.timo tratto si fa veramente duro, ma in cima non finisce li, perché si ridiscende per qualche decina di metri per riprendere ancora quota. Da lassù ancora stupende vedute sulle cime pirenaiche e ancora una coppia di quile che volteggiano su di noi. La discesa é moltto tortuosa, quindi meno veloce della precedente e man mano che si perde quota la temperatura aumenta drasticamente. Ancora pesini arroccati e ben mimetizzati con l'ambiente. Giungiamo nel fondo valle e incontriamo uno dei campeggi pre segmati, lo visitiamo per verificare che abbia tutto ciò che ci serve. Market soprattutto visto che é é domenica e siamo tra i monti. é perfetto, market ben fornito, bar, piscina. Km 87 mt di dislivello circa 1800
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sabato 9 luglio
Bidos - Buesa (121 km)
oggi sole e caldo sin dal mattino presto facciamo subito un tratto di statale N330 verso sabinanigo, praticamente piatta, ancora qualche km oltre e giungiamo al bivio con la A 1604 in un ampia valle dove scorre un torrente, rio guarga, che ci regala splendidi scorci su pozze e cascate, la strada sale dolcemente per più di 30 km fino a laguarta 1120 mt slm poi s'iimpenna fino a 1291 del puerto de serrablo, con continui cambi di quota tra i 1200 e i 1291 e qui facciamo il dislivello di girornata. I panorami sono bellissimi, si passa dal tprrente del fondo valle, con ampi spazi e vedute collinari, boschi, e vista sulle cime dei pirenei, con cambi di temperatura molto netti. Scendiamo nella valle del rio ara con scorci su paesini isolati e rovine di castelli, notiamo anche una coppia di aquile culebrera, di piumaggio bianco con lele estremità delle ali scure. La temperatura sul fondo valle é di 33 gradi, arriviamo così a boltana con le rovine del castello che dominano il borgo. Oramancano 6 km per giungere a insa, altra località con borgo medievale dov troviamo il nostro campeggio con piscina e tutto quello che serve a noi totale 93 km con 1200 m di dislivello
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venerdì 8 luglio
Burguete - Bidos (120 km)
ancora 4 passi.... Ma tutti oltre i 1000
partenza ritardata a causa del freddo, 7 gradi. La tenda è bagnata di rugiada e aspettiamo che un raggio di sole spunti dalla stretta valle per rimetterci in moto. Partiamo dopo le 9 e 30 e si sale subito verso il primo passo abbastanza tranquillo, alto de la zar 11060 mt slm. Poi si riperde quota tra i boschi e ci ritroviamo a izaba, piccolo paesino dove ci riforniamo prima del secondo passo. Ora la valle é più stretta e circondata dal alte cime, pochissimi km nel fondovalle e risaliamo all alto de zuriza, 1250 mt slm un poco ppiù impegnativo del primo con una settantina di metri a scendere a metà salita. Ampi pascoli e boschi, sul finale la salita immpenna e a la valle si stringe, azrrrivati in cima pausa pranzo con le provviste di bordo. Scesi poche centinaia fdi metri ci troviamo davanti imponenti montagne con dirupi e falesie spettacolari, noi ci infiliamo in una stretta valle che scende dolcemente fino a 750 mt slm. Niente pianura per scgranchire le gambe e siriprende per il terzo passo, alto vedao, 1045 mt slm, impegnativo sulgli ultimi 2 km. Ai piedi della salita un bello scorcio su quello che ci aspetta. In cima abbiamo ancora ampie vedute sui pirenei, ma ne manca ancora uno! Si scende ancora di quota per parecchi km pedalando e con la corrente del fondo valle che soffia contro fino ad imboccare una stretta valle che sale dolcemente fino a echo e da qui le cose cambiano. Imbocchiamo il camino, una stretta strada tortuosa con vari tornanti che sul finale si arrampicamo al 10 per cento e li sentiamo parecchio, visto che oggi di salita se ne é fatta. Cominciamo a essere stanchi ma mancano ancora 25 km e non sono proprio tutti a scendere. Si siscende di quota ma continui brevi tratti di salita ci riducono al lumicino, tanto che arrivati a jaca entrimo in un supermarket e lo compriamo tutto! Ridotti proprio allo stremo facciamo pure fatica a trovare il camping, che non era la cosa più facile del mondo, neanche col navigatore. Oltre 2000 mt di dislivello e 120 km. Ma per i panorami e tutto il resto ne è valsa la pena
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giovedì 7 luglio
Etxarri aranatz - Burguete (111 km)
facciamo 4 passi....
il tempo questa mattina non é un granché, 13 gradi e coperto, previsioni, temporali in giornata! Partiamo comunque! Dopo una manciata di km imbocchiamo la via per il primo passo a 844 mt slm, non incontriamo anima viva per 20 km attraversando 3 paesini di montagna, in cima ancora 13 gradi e coperto. Il panorama non é un granché, c'é nebbia sulle cime e siamo immersi nella vegetazione. In fondo alla discesa troviamo zubiri, un paese un po più abitato. Ci scldiamo un poco in un bar e facciamo provviste perché siamo a secco di tutto. Da qui ci dirigiamo verso il secondo passo a 801, alto di erro, dove incrociamo l'ennesimo cammino di santiago e il panorama incomicia un poco ad aprirsi, ma sulle cime ancora nebbia. Con grande gioia della cri si ridiscende in velocità. Dopo parecchi saliscendi fastidiosi per le nostre gambe, preferiamo la salita pura,tra pascoli e decine di falchi e poiane che roteano sulle nostre teste, imbocchiamo il terzo passo. Alto mezkiriz, 922 mt slm dove sulla cima facciamo pausa pranzo e chicchieriamo con un passante in macchina incuriosito da noi. Ci troviamo in mezzo a un bosco senza poterci guardare attorno. Ancora una bella discesa e in fondo il tempo si rimette a posto, l'aria é sempre fredda. Nella successiva salita che affrontiamo in due tronconi spezzati da una discesa che ci fa ridiscende di 200 mt di quota già ascesi. Finalmente qualche cima si comincia a vedere quando arriviamo a alto remendia, 1044 mt slm, davanti anoi le cime pirenaiche. Discesa veloce nel primo tratto con una media nei primi 4 km di 60 km/h, spezzata da una rampa che ci riporta su di quasi 100 mt di dislivello e poi finalmente ultimo tratto a scendere fino in campeggio a ostagabia. Un bel paesello di montagna, proprio come quelli che si vedono in tv al tour de france. Oggi i km sono pochi, 80, ma il dislivello ha fatto la sua parte.... aggiornate foto del giorno 4-07, purtroppo no oltre connesione attuale troppo lenta. Ce ne andiamo a dormire é tardi per noi. Ore 22 e 20
mercoledì 6 luglio
Mostriku - Etxarri aranatz (82 km)
salutiamo il mare
partiamo da monte igeldo cercando di evitare l'attrversamento della città, ma pur non essendoci un divieto sulla via che stiamo proseguendo una poliziotta ci obbliga a prendere la ciclabile per il centro e perdiamo più di mezz'ora per cercare di uscirne...comunque una volta trovata lavia ci troviamo in mezzo ai boschi a fianco di un ruscello e cominciamo a salire. Una strada tranquilla, macchine zero. Dopo una quarantina di km ci troviamo a st esteban si é comiciato a salire sul serio, arriviamo fino a 844 mt slm sul passo belate per giungere in discesa fino a un hotel dopo 107 km e 1800 mt di dislivello totali.
martedì 5 luglio
Gorliz - Mustriku (99 km)
un saluto a un amico!
questa mattina salutiamo alexis che é stato il nostro compagno di viaggio per due settimane e prezioso aiuto nei momenti critici con i problemi meccanici. Thank you and good bye, alexis!
lunedì 4 luglio
La Pesquera - Gorliz (76 km)
l'ultima tappa di alexis
oggi tempo bello anche se ci sono 17 gradi all'alba. Abbiamo cambiato il programma di viaggio. Decidiamo di accompagrare alexis fino a san sebastian anche se non era sulla nistra via. Facciamo sin da subito un paio di salite nell'entroterra con una pendenza regolare e altrettanto un paio di discese molto belle, definite da alexis mozzafiato, anche se non vi erano lunghi rettilinei dove lanciare il mezzo abbiamo toccato i 75 orari. Tornati sulla costa splendidi panorami dalle scogliere. Da qui il vento decide di darci una piccola mano fino ad arrivare ai piedi della salita del monte igeldo, sbagliando l'imboccatura prendiamo il bivio successivo che ci fa fare i successivi 4 km in circa un ora!!! Non si può nemmeno immaginare la pendenza che é davvero impressionante! Arriviamo in cima con il cuore a palla e le gambe che scoppiano di acido lattico, alexis fa fatica atenere la ruota anteriore a terra e non si riesce nemmeno ad andare a zig zag perché la strada é larga un paio di metri. Finalmente giungiamo in campeggio stremati ma contenti della giornata.
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domenica 3 luglio
Comillas - La Pesquera (108 km)
eccoci! questa notte ha piovuto! alla sveglia non piove, ma giusto il tempo di fare colazione, smontare il campo e partire che comincia a piovigginare. giungiamo castro urdales per una visita veloce e chiedere informazioni sull'attraversamento di bilbao. da qi piove con più energia per tutto l'arco di una salita con rampe superiori al 10 per cento con bellissime vedute sulle scogliere e i prati verdi che le sovrastano. entriamo poi nei paesi baschi, non piove più ma c'é un umidità pazzesca che fa sudare parecchio, ma l'aria non é caldissima. visto che noi in discesa diamo del lungo a chiunque e alexis ci prova sempre a metterci le ruote davanti ma non ci riesce, ne approfitta con il fondo bagnato, dove noi scendiamo con molta prudenza. prova in staccata a un tornante e riesce a metterci le ruote davanti, peccato che era troppo e dico troppo veloce e difatti a metà tornante capitombola giù.... ma totto ok non si fa proprio niente, riparato dalle borse laterali eil fondo viscido, scivola senza danni ma con una profonda ferita nell'orglio. dall'altro canto non c'é storia in salita, ce lo vediamo sfrecciare e dopo un paio di curve scompare e lo rivediamo in cima che magari si fuma una sigretta. Ora che siamo in euskady cambiano le case, alcune in stile nordico. Comunque la strada continua con i suoi saliscendi che man mano diventano vere e proprie salite fino ai 300 mslm per poi ridiscendere al mare. Purtroppo sulle altur c'è nebbia e perdiamo qualche veduta panoramica e affrontiamo anche un paio di salite oltre il 10 per cento, una che dai 40 mslm ci porta oltre i 100 mslm in poco più di 300 mt di strada con punte del 23 per cento, dove alexis é costretto al piede a terra perche la bici gli si impenna, invece il nostro tir è piantato aterra, così ci leviamo la soddisfazione di riuscire a mettergli le ruote davanti in salita....! In salita si suda da spavento, nonostante la temperatura no superi i 22 gradi e in discesa fa fino freddo e arrivati in campeggio dopo oltre 90 km e 1700 mt di dislivello a salire, ci dicono che oggi é una giornata di caldo eccessivo e che domani si abbassano un poco le temperature, ci guardiamo stupiti!
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giovedì 30 giugno
San Tirso de Abres - Cudillero (113 km)
no tapas!!! e qualche problema l'abbiamo avuto!!!
eccoci qua finalmente! i soliti problemi di connessione nei giorni passati. comunque abbiamo sempre pedalato. Col vento contro, va beh non é una novità, sotto lapioggia a 10 gradi, capitati in posti dove l'approvvigionamento di cibo é problematico. Capitati in campeggi dove la stagione comincia la settimana prossima, non é una novità per noi, quindi bar e ristorante chiusi e noi a km dalla civiltà a dare fondo alle scorte di sicurezza.. Almeno il paesaggio merita ed é ciò che conta. Abbiamo anche problemi atrovare locali dove offrano tapas, specialità spagnole per aperitio, impossibile!!! Eppure in spagna ci siamo davvero! Il vero problema lo abbiamo scoperto ieri, la ruota posteriore si é in corrispondenza di parecchi nipple. Questa mattina percorsi 22 km ci siamo nel centro di aviles alla ricerca di un meccanico, il primo ci da buca, il. Secondo,cicli Roxin si prende cura di noi e ci sostituisce il cerchio che non ha prendendolo da una bici nuova. Anche Alexis ha un problema, un cuscinetto del movimento centrale, anche lui risolve.Oramai troppo tardi per pedalare decidiamo che dopo dieci giorni di non stop possiamo anche riposare e prendiamo assieme al nostro amico Alexis un treno direzione Oviedo visitiamo la città che é interessante.ora sono le 18 e probabilmente ilresto della tappa di oggi lo facciamo con un tratto di treno e untratto in bici, ormai é tardi per recuperare.
domenica 26 giugno
Baiona - Soutullo (96 km)
questa mattina ancora aria frizzante, ma é previsto che arriverà un caldo esagerato.intanto subito cambiamo 2 raggi della anteriore rotti ieri sera, visto che ora la posteriore per qualche giorno non dovrebbe dare problemi, così tanto per non perdere la mano.... Pedaliamo sulla statale per per circa 30 km con saliscendi impegmativi. Giunti a pontevedra imprevisto: gara di airon man in atto la nostra strada resta chiusa fino alle 12 e 30. Che fortuna!!! Girovaghiamo un po alla ricerca di una via alternativa che ci porterà su e giù per varie vallate per poi rientrare sulla nostra via dopo una quindicina di km. La tempera tura si fa interessante, ancora 36 gradi ma umidità molto alta che esalta l'effetto. I nostri piani ci portavano oltre santiago, ma una volta li ci siamo guardati bene in viso tutti e 3 e ci siamo resi conto che dopo 85 era ora di basta, aprofittando così di visitare la città visto che é presto.
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sabato 25 giugno
Vila cha - Baiona (108 km)
il caldo é arrivato
siamo un poco in ritardo rispetto alla tabella ma poco importa. Al mattino aria frizzante e man mano si scalda fino ad arrivare alle 2 pomeridiane con una temperatura di 36 gradi, ma bbastanza asciutto e quindi accettabile. Diciamo che oggi é stat una tappa di trasferimento tra portogallo e spagna con strada costiera lievemente ondulata e finalmente il vento non ci ha dato noia riuscendo a rivedere sul navigatore una media superiore ai 21 orari che da un paio di settimane il nostro nemico più acerrimo non cia veva memmeno fatto avvicinare, max 18 orari. Arriviamo a redondela con l'intento di pedalare ancora un'oretta nonostante gli oltre 100 km pedalati. Ma all'ufficio del turismo ci dicono che di campeggi per i prossimi 40 km nella nostra direzione non ce ne sono. Quinidi optiamo per un'affittacamere a buon prezzo sul golfo con cena a 3 sul terrazzo preparata con la nostra attrezzatura da campo.
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venerdì 24 giugno
Gafanha de nazar - Vila cha (93 km)
Guasto tecnico!
Partiti con tutta calma verso le 9 e 30 sembra fare caldo, solo in città, però perché appena arrivati sulla costa il solito vento gelido da nord che non ci lascia in pace!Oggi avevamo intenzione di raggiungera la spagna, ma dopo 60 km quando tutto sembrava volgere per il meglio, il vento era calato e alla nostra meta mancavano45 km circa accade l'imprevedibile: in un tratto di falsopiano a scendere, quindi lanciati in velocità, la ruota posteriore cede del tutto e uno dei raggi rotti si va a infilare tra le due pulegge del tendicatena. Chi ne capisce un poco può immaginare cosa è successo. Restiamo quindi appiedati e trasciniamo il mezzo per circa 3 km, finché ci dicono che sulla strada c'è un meccanico. Intanto diciamoad Alexis di proseguire verso i lconfine e di non preoccuparsi che in qualche modo saremmo arrivati. Il meccanico è un tipo che aggiusta motozappe, motoseghe, falciatrici e qualche bici da passeggio del paese.Riusciamo ad adattare un cambio da 4 soldi come tendicatena, sostituiiamo i raggi e, tempo 2 ore dal disastro, siamo di nuovo in pista. Dopo circa 5 km incrociamo un furgone che ci suona... è Alexis con la scorta tecnica che ci è venuto a cercare. Carichiamo il mezzo sul furgone e via in officina(via bike di astello da neives).La sostituzione del tendicatena col cambio ci è costata 18 € e montiamo un vero tendicatena e rifacciamo la ruota completa. L'operazione porta via molto tempo e alle 18 usciamo dall'officina con 75 € in meno, ma forse per un po' di tempo la ruota posteriore non dovrebbe darci più problemi... si spera!Pedaliamo per 10 km e troviamo un campeggio strapieno ma è rimasto giusto un buco per piantare la tenda.Oggi solo 82 km, ne avremmo dovuto fare almeno 110 ma purtroppo l'imprevisto ci ha portato via troppo tempo!
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giovedì 23 giugno
Vieira de leiria - Gafanha de nazar (105 km)
partiamo come al soli to abbastanza presto, fa un freddo cane per essere dove siamo. il vento non accenna a lasciarci in pace. raggiugiamo vila nova e ci sembra di essere in un paese nordfico, sia per il freddo che per come é fatto il paese, appena riusciamo inseriamo qualche immagine. puntiamo verso l'imbarco di un ferri che ci faccia evitare le arterie principali. oggi é festa! sao joao e si festeggia per due giorni e quindi ianche il traghetto ha degli orari tutti suoi. dopo circa un'ora di attesa si parte e con sorpresa qualche istante prima di partire si imbarca anche il nostro amico canadese. ci facciamo un sacco di feste. lui ieri si era fermato qualcho km prima di noi. una volta dall'altra parte proseguiamo per vie ciclabil e tratti a bordo strada di statali, attraversando paesini con fondo molto sconnesso o porfido.sostiamo tutti per pranzo in un prato, tipo pic nic e in pochi km arriaviamo a porto vedendocelo apparire dietro a una collina, man mano si scopre in tutta la sua fantasticità anche se dovremmo andare oltre decidiamo tuttie 3 di fermarci qui. c'é un'atmosfera particolare per la festa di sao joao. troviamo un albergo a buon prezzo e ci dirigiamo in città. quando cala il sole l'atmosfera é magica.. per la festa si usa comprare un martello di plastica che si picchia sulla testa della gente ed emette un fischietto.e poi vengono lanciati in cielo de palloni aerostatici alimentati da cotone e alcool, veramente tanti. tanto camminare per le vie stracolme di gente. rientriamo in albergo dopo aver assaporato un vino di porto originale!
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mercoledì 22 giugno
Peniche - Vieira de leiria (104 km)
parigi roubaix? Uno scherzo!
Questa mattina pensavamo di svegliarci con la nebbia, visto che ieri sera dall'oceano arrivava a gran velocità verso la costa. Invece no, tutto sereno, ma caldo per niente. Per le 8 si parte e davanti a noi scorgiamo un altro cicloviaggiatore partito pochi istanti prima dal campeggio. Lo raggiungiamo sulla pista ciclabile fermo a un bivio, pensieroso sulla direzione da prendere. Ci chiede in quale direzione stiamo andando, é canadese di montreal, e la direzione é la stessa per tutti. Quindi percorriamo circa 50 km in sieme a tratti sulla ciclabile in mezzo ai boschi, parallela all'oceano, senza mai vederlo e atratti su strade diroccate e deserte, peggio che lo sterrato. Lui difatti fora, noi lo attendiamo e aprofittiamo per fare il punto della situazione, visti che da qui si presentano parecchie alternative. Pensiamo di raggiugere la costa e di passare da cabo montego. Pronti per ripartire il ragazzo ha ancora un problema, il pneumatico ancora a terra. Ci fa capire di proseguire, che così fa le cose con calma con la preomessa che ci saremmo rivisti nello stesso campeggio che avevamo in programma. Nel paese di figueira da da foz ci fermiamo in un negozio di bici moto e tutto un po per vedere se tro viamo un pneumatico di scorta per la ruota posteriore, quello che ha ce lo facciamo andare bene. Non é per niente facile trovare da queste parti del materiale adatto al nostro mezzo. Da qui la strada sale vertiginosamente fino al cabo montego e oltre nela serra di boa viagen. Da lassù il panorama é sull'immensa foresta che dobbiamo attraversare per arrivare a destinazione. Un bellissimo tratto ancora in un bosco di eucaliptus e qui le strade cominciano a essere davvero accidentate, molto peggio dello sterrato. La parigi roubaix uno scherzo. Rettilinei interminabili con saliscensddi molto dolci, ma in queste strade ci lasciamo 3 raggi della posteriore. Fino a che siamo nella foresta siamo protetti dal vento, ma gli ultimi 15 km faccia al vento e forte come al solito. La sabbia ammucchiata sulla strada qua e la, ma anche oggi siamo qua a raccontarla!!! Ah! L'amico canadese, ora che sono le 19 e 10 non si é ancora visto. Speriamo che se la sia cavata in quelle strade, anche se aveva dei pneumatici poco adatti!
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martedì 21 giugno
Lisbona - Peniche (106 km)
eccoci finalmente! Siamo riusciti a risolvere i problemi di connessione a internet che da qualche giorno ci hanno interessato. Cercheremo di recuperare e di riuscire a inserire un po di foto dei giorni precedenti e qualche sintesi delle tappe. Oggi siamo partiti da caldas da rainha con la nebbia e faceva anche frescino 17 gradi, nel giro di un paio d'ore si alza un po di vento che spazza via tutto e potete già immaginare che direzione ha.... La strada inizialmente è qualche km nell'entroterra in collina ed é parecchio trafficata, ma dopo circa 25 km usciamo dalla statale per puntare verso la costa e da qui viaggeremo tutto il giorno su strade secondarie a traffico 0. Giungiamo sull'oceano, o meglio su di una baia incantevole, un semicerchio perfetto e una sabbia candida e un'onda che accenna appena a infrangersi. Proseguiamo ora a qualche centinaio metri dalla costa non vedendo mai il mare nascosto dalle colline di sabbia con molta vegetazione e giungiamo a nazaré un bellissimo paese tutto bianco a strpiombo sull'oceano con dei balconi di roccia sporgenti alcuni metri. Ci innerpichiamo fino al paese con rampe che superano il 10 %. Facciamo tappa con seconda colazione e la stupenda vista sul resto del paese che é giù al mare con una bellissima spiaggia dorata. Da qui scendiamo di quota e percorriamo la estrada atlantica senza pero vedere quasi mai l'oceano, attraverso pinete, dove viene estratta in maniera massiva la resina di pino. Attraversiamo poi una meravigliosa foresta di eucaliptus di dimensioni davvero mai viste alcuni di questi ci vogliono 3 persone per abbracciarli e sono alti una 30 di metri e forse più arriviamo al mare che ora é vicino, ma lo vediamo raramente, separati dalle dune e giungiamo a pedrogao senza problemi e relativamente affaticati..
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venerdì 17 giugno
Almogarve - Setubal (115 km)
Quella di ieri l'abbiamo patita
Sveglia più tardi del solito perché in ostello non considerano i viaggiatori come noi che partono presto e cominciano a servire la colazione alle 8 e 30! Ci facciamo la nostra colazione come se fossimo in campeggio in camera, il tutto è più veloce e alle 8 siamo pronti alla partenza. Il tempo è buono ma ci sono 17 gradi e il vento soffia ancora contro ma di intensità assolutamente inferiore a ieri. Il primo tratto è completamente pianeggiante, tra pascoli e campi di grano, poi una deviazione per lavori in corso ci fa accorciare la via, su di una strada non segnalata in cartina e tantomeno con cartelli stradali (qui agli incroci i cartelli sono inesistenti). Quindi dopo una ventina di km la strada comincia a salire e ci troviamo distanti dalla costa, tra quercie da sughero, eucaliptus, e pini. Continui saliscendi, talvolta anche con pendenze del 12% ma per brevi tratti, il resto salite molto regolari che ci portano fino ai 300 mt di quota.Ogni tanto qualche scorcio verso il mare e case rurali sparse fino a raggiungere Santiago do Cacem dove facciamo una pausa pranzo in compagnia di un amico a 4 zampe (un cane e ce ne sono tantissimi che gironzolano liberi) che attende con discrezione qualche boccone. Da qui scendiamo verso la riserva naturale del Rio Sado. Il paesaggio cambia; le colline sono più basse e di sabbia, la vegetazione più sparpagliata, sempre pini ed eucaliptus con cespugli di mirto e parecchie fioriture di varie specie. I profumi sono intensi e la temperatura che fino apoco prima era intorno ai 20 gradi ora sale a 24.Il vento rinforza ancora contro facendoci faticare attraversando questa lingua di sabbia tra l'oceano e l'estuario fino a raggiungere Troia, dove pensavamo di trovare un campeggio segnato sulla mappa, ma sostituito da tempo dauna zona residenziale, allora ci imbarchiamo da qui fino all'altra spoda dell'estuario dove cé la città di Setubal.Arrivo dopo 115 km di pedale e abbastanza stanchi dal non recupero da ieri.
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giovedì 16 giugno
Segres - Almogarve (124 km)
Che fatica!
Partiti subito verso Cabo Sao Vicente il punto più occidentale del continente europeo. Il faro la scogliera e il vento fortissimo. Il momento è emozionante il primo check point è raggiunto. Proseguiamo verso nord passando da Vila Do Bispo su di una strada a qualche km nell'entroterra tra le colline incontrando solo jeep cariche di surfisti. connessione persa, riagganciamo il discorso! usciamo dalla strada principale a qualche km entroterra per visitare delle meravigliose spiagge circondate da fantastiche scogliere a picco sul mare alte quasi 100 mt. percorrendo una sterrata bricchi e fossi con rampe al 18%, ma la fatica viene ricompensata dal paesaggio. proseguiamo verso la destinazione sempsognare con il vento contrario a palla, la media non sale mai sopra i 14 km orari. arriviamo a santiago do cacem per pausa pranzo e per riprendere fiato. ripartiti puntando verso il mare dopo circa 5 km percorsi ci accorgiamo che manca il telefono. quel ..... di fulvio lo ha lascato nel bagno del supermarket. panico totale! ogni secomdo che passa le probabilità di ritrovarlo diminuisce. ora é già più di mezz'ora che é la, se c'è ancora e c'era parecchia gente. ripercorriamo i 5 km con un'apprensione e un'ansia inimmaginabile, neanche tanto per il telefono, ma per tutto il nostro viaggio che é documentato li dentro. in que 5 km i motori fanno un fumo che si vede a distanza e saranno quelli che pagheremo cari. incredibilmente il telefono macchina fotografica, diario ecc. ecc. é ancora li dove lasciato. non c'é neanche il tempo per festeggiare che bisogna pedalare e cercare di raggiungere la destinazione. arriviamo completamente distrutti a un'ostello dopo 7 ore e 25 minuti contro un vento esagerato oltre ai 5 km oltre la soglia del dolore.... a salire le scale per la camera le gambe fanno un gran male! domani é un altro giorno!
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lunedì 13 giugno
Mazagon - Monte Gordo (93 km)
Ieri sera fulvio dice alla cri: puntata la sveglia alle 6 e30?
Ci siamo così svegliati alle 7 e 10 al sorgere del sole! E' si l'alba é ancora molto tardi. Alle 9 siamo pronti a pedalare. Subito sulla ciclabile in mezzo a pini marittimi, eucaliptus e cucaracias a non finire. La nostra meta da protocollo sarebbe Isla Cristina vicino al confine, ma puntiamo al Portogallo. Subito fa freschino, meno di 20 gradi, alle 10 siamo a Huelva dove facciamo colazione con caffelatte, churrose spremuta d'arancia.
Si stacca un filo del pannello solare , ci fermiamo da un ciclista per farci prestare un cacciavite e lui ci svela che per entrare in Portogallo, o l'autostrada o una strada che fa un giro molto più lungo verso l'interno o un fantastico traghetto che ci fa attraversare il fiume Guadiana che fa da confine. Optiamo per il traghetto, nel frattempo la temperatura si alza vertiginosamente con vento caldo che soffia dal continente e si raggiungono i 36 gradi . Pedaliamo su strada lievemente ondulata tra aranceti, piantagioni di fragole, eucaliptus e mimose fiorite con fiori grossi come biglie. Indescrivibile il mix di profumi portato dal vento. A Lepe, stremati dal caldo ci riempiamo la pancia con ottimi fichi belli fresci e ciliege.
Arriviamo ad Ayamonte giusto in tempo per prendere il traghetto delle 15 e 30 e prima delle 16 sbarchiamo in Portogallo a Vila Real do Sao Antonio, il campeggio é a pochi km a Montegordo. Un centinaio i km percorsi senza grande fatica.
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domenica 12 giugno
Mazagon - Mazagon (0 km)
Meritato riposo (camping donana playa)
Oggi dopo oltre un mese di pedalare e i giorni chiamati riposo fino ad oggi dedicati alle lunghe e stancanti camminate nelle città, un giorno di niente!
L'unico modo per riposarsi veramente era trovare un campeggio in mezzo al nulla e così é stato. Spiaggia ad aspettare la marea, piscina e internet.
Diremmo che con l'impresa fatta ieri ce lo siamo meritato e goduto!
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sabato 11 giugno
El puerto de santa maria - Mazagon (80 km)
Hey amigo! Donde vas! Espera que la marea baja
Oggi modifica al programma: la meta doveva essere Sevilla per poi tornare sulla costa il giorno dopo a Matalascanas. L'alternativa é tagliare dal parco della Dognana lungo la costa, attraversando il fiume Guadalquivir in batello. Ci spiegano però che sono 36 km di spiaggia! Decidiamo per questa soluzione avventurosa. Giunti a Sanlucar della Barameda dopo 26 km ondulati tra le colline cosparse di girasoli ci informiamo sulla fattibilità del percorso. Ci viene spiegato che bisogna attendere che la marea si abbassi. L'arretramento dell'oceano comincia alle 10 e la via si fa buona dalle 12 in poi. Quindi visto che sono le 10 ce la prendiamo comoda, facciamo la seconda colazione con caffé latte e churros (una salamella di pasta tipo focaccia fritta) e zumo de amaranja. Abbiamo tutto il tempo per acquistare le scorte per la traversata: 5 lt di acqua, frutta a volontà, succhi di frutta, salumi, formaggio, pane. Ora una decina di kg in più per piantarci bene nella sabbia li abbiamo! Verso le 11 e 30 siamo all'imbarco, insieme ai fuoristrada e ad altri 2 ciclisti senza bagaglio. Tutti ci guardano e con espressione di disappunto ci dicono che, così combinati, dove vogliamo andare noi non ci arriviamo proprio. Il tipo dell'imbarcazione ci dice che ci porta di la, vediamo com'é la situazione e ci riporta in dietro. Anche i ragazzi in bici ci dicono che ci vedono male, tra cui uno é italiano, vive a Siviglia e ci fa fare lo sconto sul viaggio conoscendo il capo!
Una volta di la ci rendiamo conto che l'impresa non è fcile. Cominciamo a spingere esortati dalla gente ad aspettare che la marea si abbassi ulteriormente. Ma noi imperterriti procediamo tratti a piedi, tratti pedalando e tratti in cui pedala solo Fulvio. A un certo punto si riesce ad avanzare tanto che raggiungiamo e superiamo gli altri due ciclisti che stupiti ci confessano di aver pensato che ci avremmo passato la notte. Continuiamo così: tratti in cui si pedala a fatca ma si va avanti, tratti dove si affonda, si cade esi finisce in acqua. Ogni pochissimi km siamo costretti comunque a prendere fiato, peggio che nella più dura delle salite. Continua in senso opposto la processione di trattori trainanti carovane diretti a El Rocio per la fiesta de la virgen. All'orizzionte ci appare la destinazione che si avvicina lentamente come una vetta da scalare. Veramente esausti veniamo aiutati dai bagnanti a percorrere a spinta gli ultimi 50 metri trasversalmente la spiaggia per raggiungere l'asfalto.
Siamo molto soddisfatti ma non é finita. Prima un labirinto di strade per riuscire a riconquistare la costa, poi scopriamo che il campeggio è chiuso e il più vicino é a una ventina di km, tutti ovviamente controvento , ma l'attraversamento del parco della Dognana è comunque piacevole . Arrivati in campeggio dopo il montaggio del campo smontaggio completo del mezzo con sostituzione catene e lavaggio con acqua dolce e lubrificazioni varie. Terminato alle 21 e 30!
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venerdì 10 giugno
Algeciras - El puerto de santa maria (65 km)
Passiamo da cadiz
Oggi partiamo comodi perché abbiamo dormito in albergo, quindi niente sbaraccamento campo e colazione pronta. Per evitare l'esperienza di ieri preferiamo la via sicura della statale che ben presto diventa autovia e senza preavviso sembra vietata alle bici. Sembra, perché ci fermiamo a una stazione di servizio e chiediamo per scrupolo e ci dicono di uscire velocemente dall'autovia sperando di non incontrare la guerdia civil e che é assolutamente vietato pedalare su tutte le autovie dello stato. Fino a ora non ci risultava, visto che ne abbiamo fatte parecchie e anche segnalate dalla guardia civil.
In breve pedaliamo come disperati per 5 km sperando e ci va bene. Rompiamo il solito raggio. Ora siamo su di una strada secondaria che porta a Chiclana de la Frontera e incontrando la guardia civil ci leviamo ogni dubbio: se non ci sono strade alternative, quasi mai segnalate, si può fare l'autovia. Ci spiegano come arrivare a Cadiz, via autovia appunto e come andarcene senza fare altri 30 km di autovia per raggiungere Puerto di Santa Maria, in catamaran, !muy facil, no! altroché. Tutto fila liscio, a Cadiz ammiriamo le dune e l'oceano dove posiamo i piedi e con tranquillità visitiamo la città. Cattedrale, la cittadella sull'oceano e castillo de santa catalina. alle 16 e 45 ci imbarchiamo sul catamarn e dopo 20 minuti siamo in campeggio.
Facciamo quindi le nostre cose con calma e conosciamo due ragazzi italiani: un bolognese che é in giro da un mese da solo con l'autobus e l'astigiano Roberto che vive da anni in spagna e fa il cuoco.
giovedì 9 giugno
- - Gibilterra (20 km)
Giornata no. Non riusciamo a raggiungere Conil de la Frontera
Sveglia alle 6 e 30. Zorro non si é fatto vivo. Evidentemente ha visto che c'era qualcosa che non andava. Partiamo percorrendo per i primi km l'autovia fino a Algeciras. Passati all'uffico del turismo, ci danno una cartina dove sembra ci sia una strada secondaria per raggiungere Tarifa al posto della statale, ci proviamo, ma dopo una decina di km la strada finisce nel nulla. E non é che erano 10 km proprio di pianura. Così ci tocca tornare indietro e perdiamo un'ora e mezza. Va già bene che almeno il panorama meritava. Nella via del ritorno incotriamo due ragazzi in bici, entrambi si chiamano Miguelangel e anche a loro piace il cicloturismo e facciamo quattro chiacchiere e chiediamo della strada che non c'é. Ci dicono che in realtà c'é ma é un sentierino per mtb abbastanza difficile. Così non ci resta che la statale con i suoi due passi a 340 mt e arriviamo finalmente a Tarifa. Prima di scendere di quota ci prendiamo il tempo di ammirare il panorama sul mar mediterraneo, l'africa e il nuovo arrivato Oceano Atlantico battuto da un forte vento. Da qui comincia la sagra dei raggi rotti, ben 4 in pochi km e perdiamo un'altra ora, compreso l'intervento della polizia che ci fa da sicurezza a bordo strada per l'intervento di sostituzione. Da qui i panorami cambiano, vallate più aperte con pascoli e finalmente mucche che non avevamo ancora visto. Enormi parchi eolici a perdita d'occhio e tantissimi conigli che attraversano la strada, ma qualcuno non ce la fa, purtroppo.
Stanchissimi e affamatissimi arriviamo in un campeggio alle 18 prima di Vejer de la Frontera, ma non é stagione, market chiuso, ristorante chiuso, bar chiuso. Cosa ci facciamo li? Niente, ce ne andiamo e il primo albergo che troviamo é nostro.
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mercoledì 8 giugno
San Roque - Algeciras (105 km)
La visita di zorro
Ieri sera avevamo puntato la sveglia alle 8 ma alle 6 veniamo svegliati da un trambusto, di pentole, bicchieri e sacchetti di plastica trascinati, giusto qualche istante per capire che eravamo sotto attacco! Usciamo fuori dalla tenda di corsa e sorprendiamo uno Zorro (una volpe) con in bocca il bottino, Fulvio cerca di seguirla invano. Frutta spantegata per il prato asssieme alle pentole, bicchieri e posate, che erano sotto la veranda della tenda! Non riusciamo a capire che cosa abbia portato via, sembra non manchi niente, ma tra le fauci qualcosa teneva! Rimettiamo in ordine e dopo mezzora torna all'attacco e visto che ci sentiamo assediati, anche sta mattina non si riposa e prendiamo il solito ritmo, colazione al buio come gli atri giorni, visto che qui l'alba é dopo le 7! Alla fine scopriamo che Zorro ci ha portato via una razione di scorta di pasta liofilizzata, spaghetti alla carbonara ! Alle 9 e 30 ci troviamo all'appuntamento con il bus che ci porterà a Gibilterra. C'è un gran via vai tra la Spagna e Gibilterra, in frontiera c'è sempre coda ci dicono ed é vero. Camminiamo cosi per tutto il giorno, alla faccia del riposo, percorrendo 18 km, per la maggior parte in salita ed discesa sulla rocca e nella città. Il panorama da lassù è stupendo, oggi non c'è una nuvola in cielo, si domina sul golfo di Algeciras e si vede perfettamente il Marocco e si riescono anche a scorgere le abitazioni. Il vento in alcuni punti è così forte che toglie il fiato. Facciamo conoscenza con alcuni abitanti autoctoni, le scimmie, assoluti padroni del territorio della rocca!
Dopo una faticosissima giornata di camminare rientriamo in campeggio per cena e questa volta prima di andare a dormire miniamo il campo. Mettiamo un filo tutto in torno alla tenda con appeso il pentolame, in modo che al passaggio di zorro viene fuori un bel casino prima che riesca ad arrivare fino sotto la tenda!
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martedì 7 giugno
Ronda - San Roque (72 km)
Abbiamo recuperato un giorno
Questa mattina, alla svelgia alle 6.30...piove e tuona! Restiamo in tenda fino a che non smette, alle 8. C'e' un po' di azzurro, ma molto freddo. Alle 10 ci avventuriamo vestiti come d'inverno verso il primo passo a 1000 m. Subito saita dura e in cima al colle qualche goccia di pioggia e 10 gradi. Naturalmente una volta in cima non e' tutta discesa, ma continui saliscendi con bellissimi paesaggi montani, purtroppo offuscati dalle nubi.
Sull'ultimo passo a 800 mt si arriva a Gaucin, dove ci prendiamo una pausa e ci vestiamo per la discesa finale. Una volta arrivati quasi a livello del mare il tempo è bello e fa un po' più caldo, ma si fanno ancora una trentina di km di saliscendi, compreso l'ultimo sulla superstrada fino in campeggio.
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lunedì 6 giugno
Alora - Ronda (74 km)
Eccoci! Arrivati a Ronda con un megatemporale. L'abbiamo schivata tutto il giorno e va bene così.
Se ci capitava in piena Sierra de las neives eravamo morti...
Oggi pochi km, 74, ma intensi con un passo a 650 mt e un altro a 1190 mt con i soliti saliscendi spaccagambe. Oggi abbiamo anche cercato ritmo da recupero, visto che ieri qualche fumata i motori l'hanno fatta. Ma il recupero mi sa che non c'è stato!
Comunque bellissima tappa con vedute spettacolari.
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domenica 5 giugno
Vinuela - Alora (90 km)
Scopriamo che gli spagnoli non sanno fare le strade di montagna
Ieri sera abbiamo deciso di cambiare il programma, non scendiamo al mare in mezzo ai palazzoni di Malaga e dintorni, ma ce ne stiamo ancora un paio di giorni in montagna.
Partiti di buon ora con cielo azzurro e 15 gradi, si sale subito, ma in modo costante e allietati dal panorama, senza sapere ciò che ci attende; per farla breve saliamo la pendenza pari al Mortirolo con tratti anche al 18 %. I paesini montani sono tutti bianchi incastonati nel verde con il cielo turchese che fa da sfondo. A la Joya, quando non ne possiamo già più di tutte quelle rampe micidiali, decidiamo di tagliare il percorso, incontrando un gregge di capre enorme e poche macchine, ma gli spagnoli non sanno proprio fare le strade di montagna. Dove noi facciamo i tornanti per superare il dislivello, loro tirano diritti e le nostre gambe ne risentono assai . Arrivati ad Alora dove abbiamo indicato il campeggio sulla mappa, scopriamo che abbiamo ancora 13 km di sali scendi: no, grazie, una pensione in paese va piu´che bene .
Anche oggi 90 km e 1800 mt di dislivello totale!
sabato 4 giugno
Granada - Vinuela (96 km)
Che fatica e che freddo
Per uscire da Granada non troviamo difficoltà, ma prendiamo una via sbagliata seguendo un gruppo di ciclisti che ci porta ad allungare di qualche km il percorso. Tanto la strada è sempre la stessa si sale e si scende prima nell'altopiano con strade predisposte alle future urbanizaciones, con tanto di illuninazioni, viali alberati, ma mancano le case. Ci inerpichiamo poi a 1100 mt continuando a trovare uliveti, qui tutti i paesi cominciano con "AL" e "EL", chiara influenza araba. Infatti ci fermiamo a Alhama per pranzo e quando ripartiamo rischiamo di vomitare su una rampa di un km alla pendenza media del 10% con punte al 15%. E si sale e si scende dai 750 mt fino ai 1100 per più volte fino a Viñuela in campeggio.
Tappa di 96 km con circa 1500 mt di dislivello
venerdì 3 giugno
- - Granada (0 km)
Riposo a Granada
Eccoci! Ancora un giorno di riposo.
Alle 10 siamo partiti dal campo dopo aver manutenzionato il mezzo e finito di rimontarlo dal trasbordo di ieri. Notiamo che sulle montagne dove dovevamo passare ieri c'è la neve!
Il riposo è in realtà solo dal pedale perché camminiamo per 9 ore in giro per la città e l'Alhambra.
La città ci è piaciuta molto e soprattutto l'Alhambra dove c'è lálcazaba(antica cittadella araba) e dei bellissimi palazzi arabi cha conservano ancora le decorazioni in mattonelle colorate e incisioni arabesche.
Nei giardini del generalife ci sorprende la pioggia che, quando torniamo in campeggio, scopriamo aver mezzo distrutto il nostro accampamento ! Si pone rimedio si cena e dormire molto tardi.
Almeno oggi niente vento contrario...
giovedì 2 giugno
Nevada - Granada (115 km)
Ce l'abbiamo messa tutta ma non era possibile!
Eccoci qua! Un po abbacchiati e delusi dal meteo. questa mattina alle 6 e 30 sveglia e subito fuori a vedere com'è il tempo. purtroppo é ancora buio ma la nebbia sembra essere meno spessa di ieri. Allora ce ne prendiamo ancora una mezz'ora per aspettare almeno la luce.
Alle 7 ci prepariamo comunque i bagagli come se dovessimo partire, il cielo a tratti ci mostra qualche angolo di azzurro. Pensiamo di potercela fare! Andiamo al bar a fare colazione e in pochi minuti il tempo ripeggiora, nebbione che non si vede oltre i 50 metri e pioviggina. Ciò nonostante pensiamo ancora di partire sapendo che a 2000 mt c'è un rifugio dove possiamo cambiarci per la discesa. L'unico problema é che non sappiamo se é aperto. Cerchiamo informazioni e ci dicono che é chiuso e di non pensarci nemmeno di andare fin lassù. Con una gionata del genere potrebbe non passare nessuno per chiedere soccorso e tantomeno telefonare per farci venire a prendere. Sfumano così tutte le nostre buone intenzioni. Allora visto che anche per domani il meteo non presenta nulla di buono, pensiamo non sia il caso di aspettare qui e chiediamo su come fare per raggiungere Granada. Mezzi pubblici non ce ne sono, quindi bisogna rivolgersi a privati. Ne troviamo uno che é disposto per questa sera alle 5 e 30 per la modica cifra di 100 €.
Ci dispiace davvero un sacco, ma la tappa odierna non si poteva davvero affrontare!
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mercoledì 1 giugno
Almeria - Nevada (90 km)
Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare!
Partiti alle 9 dall'ostello di Almeria tempo buono e 20 gradi. Subito ostacoli per trovare la via giusta a causa di cantieri sulla nostra strada, come se non fosse già abbastanza difficile uscire dalla città. Continui saliscendi ci impediscono di trovare il ritmo, che oggi non troveremo mai. Ci lasciamo alle spalle il mare e incontriamo vallate erose dalle pioggie torrenziali e presto ci troviamo a 550 mt slm ma strada ridiscende e risale per più volte fino a ritrovarci a 1000 mt sml con una strada di montagna trasformata in super strada dove passa una macchina all'ora.
Qui a causa dei finanziamenti europei per migliorare la viabilità ha fatto scempio, rendendo la strada per noi poco piacevole con lunghissimi rettilinei in salita talvolta al 10 per cento di pendenza, quando la vecchia strada seguiva l'orografia naturale.... ma non finisce qui si ridiscende dai 1000 ai 500 incontrando paesini in mezzo ai monti tutti bianchi con in mezzo la chiesa di pietra rossa.
Il meteo peggiora e vediamo che nella zona 1000 c'é nebbia. L'ultimo tratto di salita é molto impegnativo, sale di 500 mt in 8 km con qualche tratto in discesa e gli ultimi tre tornanti sono veramente miciadiali, anche per il fatto che abbiamo più di 90 km nelle gambe e oltre 2000 mt di dislivello complessivo. Veniamo avvolti balla nebbia e comincia anche a piovere, meno male che siamo giunti. Quassù 15 gradi, facendo un rapido calcolo, oggi é come se avessimo pedalato per circa 160 km e un dislivello complessivo di più di 4000 mt. Calcolo fatto prendendo in considerazione che ci muoviamo a una VAM (velocità ascensionale media) di poco inferiore della metà di quella di Fulvio con la bici da strada e prendendo in considerazione il tempo di percorrenza!
Domani le previsioni danno peggioramento e non sappiamo che fare. Aspettare o proseguire? Tentare l'impresa dei 2041 mt sotto la pioggia a 6 gradi e non vedere il panorama o aspettare il tempo buono (se arriva e quando arriva) per ammirare il panorama da lassù?
La notte porta consiglio...
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martedì 31 maggio
Almeria - Almeria (0 km)
Oggi riposo
dopo la giornata di ieri che ci ha impegnati fisicamente all'inverosimile e prima di attaccare la sierra nevada, abbiamo deciso di dedicare la giornata di oggi alla manutenzione del mezzo e di noi stessi! Abbiamo sostituito il rapporto anteriore per avere marce più lente per le salite dei prossimi giorni, nonché lubrificazioni varie e nettoiage. Alle 10 eravamo pronti per scoprire la città di Almeria. Abbiamo passeggiato per più di 6 ore per vicoletti e ramblas e visitando l'antica cittadella musulmana e cristiana di Alcazaba.lLe pocche fono ve ne daranno un'idea Abbiamo passato anche un'oretta in riva al mare! Nota climatica: oggi niente vento e al mattino freschino, con il sole, durante il giorno max 28 gradi.
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lunedì 30 maggio
Mojacar - Almeria (118 km)
forse la tappa più ventosa
sveglia con tuoni e lampi ma prendiamo solo quattro goccie, comunque ci sono 19 gradi! La strada comincia subito a salire e scendere per più volte ffino a giungere sul golfo di Cardoneras con un panorama stupendo . Siamo nel parco del cabo de gata, gli sterrati che troviamo no sono percprribili dal nostro mezzo, quindi tutto asfalto ma strade praticamente deserte tra le colline brulle e spazzate dal forte vento, che manco adirso soffia ancora contro. Attraverziamo qualche insediamento rurale con case colorate esclusivamente di bianco. Sembra di essere nel far west, infatti in queste zone sono stati girati parecchi fim del genere. A un certo punto manchiamo un bivio e ciritroviamo all'autivia per Almeria vietata alle bici. Improvvisiamo seguendo uno serrato parallelo all'autovia, peccato che a un certo punto ci troviamo davanti ima collina alta 50 mt con un tratto di strada di 50 mt(45 gradi), ci tocca spingere, ma non é così facile, si scivola e sono 80 kg da tirare su, a mezzo metro per volta dopo 20 minuti circa siamo su. Troviamo dopo poco la statale che porta verso il mare, il vento é talmente forte che si fa la stessa fatica che nelle precedenti salite. Il vento ci accompagna fino ad Almeria con raffiche fortissime che ci fermano quasi(5 km/h). Comunque Almeria per il poco che abbiamo visto é una bella città. Non troviamo il campeggio, così ci ricoveriamo in ostello con cena buffet e ne abbiamo veramente aprofittato!
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domenica 29 maggio
Isla plana - Mojacar (107 km)
alle 6 siamo svegliati di soprassalto dalla pioggia, corriamo fuori a ritirare i panni stesi, é buio e pensiamo sia ancora notte fonda. Quindi un poco dopo le 7 ma pronti in fretta. appena partiti ammiriamo ''la ciudad encantada'' formata da erosioni rocciose. seguiamo per Culnegras attraverso una sterrata bricchi e fossi, tanto che per fare 9 km ci impieghiamo quasi un ora, ma ne valeva la pena. Quando finisce la sterrata giriamo un po su noi stessi in mezzo alle serre per ritrovare la retta via. Sali e poi scendi e poi risali, arriviamo alla a statale per Alguires, qui il percorso si fa duro, siamo in mezzo alle sierra..... E arriviamo fino ai 550 mslm con continui saliscendi con rampe micidiali. la discesa é abbastanza breve e arriviamo al mare purtroppo frenati dal forte vento contrario. Da Aguiles strada litoranea ancora saliscendosa, attraversando ancora urbanizzazioni e tratti con rovine di fortezze. Arriviamo finalmente a Mojacar belli cotti, il campeggio é piuttosto essenziale. Li vicino scopriamo un ristorante gestito e cucinato da un architetto milanese col quale dopo un'ottima cena facciamo quattro chiacchiere.
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sabato 28 maggio
Guardamar del segura - Isla plana (119 km)
buongiorno 6 e 30! Il tempo non é un granché e ci sono 22 gradi. Verso le 8 e 30 partenza e sin da subito attraversiamo zone di urbanizzazione esasperata, finché entriamo in Murcia e tutto cambia. Le costruzioni si integrano meglio con il paesaggio. Dopo la pianura saliamo a un cemtinaio dimetri di quota incontrando La Union all'interno di un parco minerario, poi discesa fino a Catagena che ci accoglie con i resti Romani, splendide facciate di edifici completamente sventrati all'interno e una bellissima piazza del municipio. Dopo una breve sosta percorriamo il lungo mare con le colline tutt'intorno che ci impensieriscono un po'. infatti le salite non tardano ad arrivare fino a giungere ai 300 mslm con continui saliscendi. Sostiamo in cima all'ultimo colle per ammirare il paesaggio che ci siamo lasciati alle spalle e scoprire ciòche ci aspetta oltre. Discesa super vloce verso Isla plana, punte di 80 km/h! Saremmo anche giunti al traguardo, ma il campeggio non ci piace, giusto una breve sosta alle coste frastagliate e ci dirigiamo verso il paese successivo alla ricerca di un altro campeggio. A Bolnuevo lo troviamo e ci facciamo pure un tuffo in piscina!
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venerdì 27 maggio
Alfas del pi - Guardamar del segura (110 km)
abbiamo recuperato!
Questa mattina all'alba e' grigio, oramai le operazioni di smontaggio del campo e carimento bagagli richiedono un'ora e mezza invece delle due della prima settimana, quindi siamo operativi dalle 7 e alle otto e mezza si parte. Purtroppo la partenza si propone con una salita tosta che ci porta a circa 150 mt in 2 km sulla n332 l'unica strada esistente, la colazione vorrebbe abbandonarci lungo la via. Alle 10 e 30 abbiamo ancora la colazione sullo stomaco dovuta ai ripetuti saliscendi di quota molto impegnativi. A El campello scendiamo finalmente al mare. Purtroppo i panorami di oggi sono fatti solo di orribili palazzoni ovunque. Arrivati ad Alicante sostiamo per pranzo nella bellissima piazza del municipio, ma a parte questa e i castelli arroccati, il resto non ci colpisce piu' di tanto. Ancora parecchi km di N332 fino a santa Pola, da qui attraverso le saline fino a Gurdamar del segura dove sovrastano sul paesaggio ancora grattacieli e urbanizzazioni turistiche. Alle 17 e 30 dopo circa 115 km siamo in campeggio. ah! oggi il ventro non ci ha rotto.... ma abbiamo rotto e cambiato un raggio! abbiamo aggiornato le fotogallery dei giorni precedenti!!! Finalmente
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giovedì 26 maggio
El Saler - Alfas del pi (127 km)
Partenza alla solita ora, fa gia' caldo...siamo partiti da appena fuori Valencia, abbiamo pedalato nei primi km in mezzo alle risaie e canneti su di una strada a traffico zero fino a Gandia, dove sostiamo a una rotonda per fare il punto della situazione con cartina alla mano e qui si fermano tre ciclisti che ci indicano la strada per calpe e ci cercano di spaventarci dicendoci che c'e' salita e pure dura. Ma cerchiamo di far capire che fino a li pianura ne abbiamo vista gran poca. Procediamo bene fino a Denia dove ci fermiamo a mangiare un panino in riva al mare che non e' abbastanza invitante per farci il bagno! Da qui si riprende a pedalare consapevoli di cio' che ci aspetta. In effetti la salita c'e' ma non ci ha dato poi cosi' fastidio, a parte il vento che ci ha accompagnato dal km 70 in poi sempre contro, saliva costantemente fino a circa 200 mt slm, troviamo piu' problemi nel tratto da Jjavea a Calpe con continui saliscendi impegnativi sulla N332. Arriviamo abbastanza presto rispetto al previsto in campeggio e ci rechiamo da un ciclista ad aproviggionarci di raggi per la ruota posteriore che miracolosamente oggi non ha dato problemi. Abbiamo anche il tempo di farci un bagno in piscina prima di preparare il campo e la cena. Alle 22 circa si va a dormire. km percorsi 127. Saremmo dovuti arrivare ad Alfas del pi ma non ne avevemo piu' voglia, recuperiamo domani!
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mercoledì 25 maggio
Torre de la sal - El Saler (137 km)
Qusta sera siamo arrivati in campeggio veramente terdi, a El Saler appena dopo Valencia, nel parco naturale dell'Albufera. Abbiamo pedalato solo in pianura, ma il vento ha ancora deciso di renderci la giornata difficile dal km 60 in poi. Abbiamo pedalato per più di 7 ore. Quindi per 70 km non si viaggiava a più dei 15 km/k.
In compenso non abbiamo rotto raggi! Ogni 25 km ci fermavamo a controllare la tensione, quindi regolazione e il sistema ha funzionato. Il tutto perché ci siamo resi conto che tra la rottura di un raggio e il successivo trascorrevano dai 25 ai 30 km, allora abbiamo deciso di giocare d'anticipo!
Bellissimo il primo tratto di ciclabile sulla scogliera fino a Benicassim, poi ancora ciclabili fuori dal traffico ma nessuna paesaggio degno di nota. A Sagunt problemi per trovare la strada. Tutto un cantiere e solo autostrada e così ci siamo trovati in mezzo ai campi tra i raccoglitori di arance. Poi passiamo per Valencia, centro storico bellissimo ma ci porta via un sacco di tempo.
Oggi 34 gradi all'ombra! Ancora nessuna connessione e quindi niente foto.
Ci siamo accontentati di aver trovato un campeggio aperto...qui non è ancora stagione! Sembra la stessa soria dell'anno scorso...
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martedì 24 maggio
Amposta - Torre de la sal (90 km)
Questa mattina partenza ore 8 e 10 da St Carles de la ràpita (Amposta), breve tratto su una strada statale, poi tratto di ciclabile sulla costa fino a Peniscola. Il vento oggi ha cominciato presto, alle 10 già contrario, ma non forte, ci permetteva di tenere almeno i 20 km orari ed è rimasto così fino all'arrivo.
Ma se non è stato il vento a renderci la giornata difficile (e neanche altri 2 raggi rotti!), questa volta ci abbiamo pensato noi! Per fare i brillanti e tagliare attraverso un parco (Serra de l'irta) ci siamo inerpicati su strade sterrate con pendenze fino al 25%! Con il nostro peso l'aderenza è venuta amancare in più tratti. Il problema è che neanche a piedi spingendolo è stato facile! Abbiamo passato 12 km e un'ora da incubo ma alla fine ce l'abbiamo fatta! Il paesaggio poi era incantevole.
Oggi era un po' più fresco di ieri ma su quelle salite che sudate...
Ad Alcossebre ancora strada costiera per qualche km e poi statale fino in campeggio a Torre de la Sal. Qui ci siamo concessi un bagno in piscina e idromassaggio e un'oretta di lettino al sole...
Ciao a domani
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lunedì 23 maggio
Tarragona - Amposta (119 km)
Oggi prima giornata calda , 30 gradi nelle ore centrali. In serata però è ancora feschino. Partiti da Terragona abbiamo fatto solo pianura fino a Cambrils, poi qualche saliscendi poco impegnativo. Ma a rendere dura la giornata ci si è messo ancora il vento che dal km 75 fino al km 112 ci ha costretto a procedere a 15 km orari e come se non bastasse abbiamo ancora rotto 3 raggi!
Alla fine siamo arrivati abbastanza stanchi nonostante il dislivello abbia superato di poco i 500 m. Possiamo comunque dire di essere momentaneamente soddisfatti del tipo di cambio (Rohloff speedhub 500/14) che, per ora, non ha dato problemi, a parte un piccolo rumore ora scomparso.
Purtroppo continuamo a faticare nel trovare connessioni a internet, quindi ancora niente foto...
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domenica 22 maggio
El Masnou - Tarrragona (117 km)
Aggiornamento in tempo reale ci troviamo a Casteldefels dopo aver attraversato indenni la città di barcellona e soprattutto l'areoporto tramite l'autovia. ora siamo fermi in un'area di servizio e anticipiamo il pranzo. Oggi siamo partiti con il mezzo completamente revisionato. grazie al nostro web master che ci ha trovato un negozio super fornito , così abbiamo provveduto alla sostituzione dei pneumatici e proprio quelli che fanno a caso nostro, superrinforzati. il meccanico ci ha anche fatto una pulizia generale del mezzo che era veramente concio , dopo aver preso acqua, aver viaggiato su sterrato e terreno sabbioso. A sta sera se abbiamo connessione e vediamo di aggiornare i giorni precedenti con le foto!
Ciao a tutti
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venerdì 20 maggio
Lloret de Mar - El Masnou (53 km)
Barcellona
Partiamo da LLoret de mar per percorrere pochi km su una statle largnissima lungo la costa completamente piatta e con poco traffico. Oggi, miracolo, vento a favore, peccato che sono pochi km e arriviamo alle porte di Barcellona, El Masnou. Nel pomeriggio gita a barcellona con cena sulla rambla
giovedì 19 maggio
Roses - Lloret de Mar (90 km)
Anche oggi é una bella giornata. Partiti verso le 8 e 30 incontrando sul percorso parecchi paesini con centro storico medioevale, quindi parecchie soste per foto e ammirare i panorami. Pedaliamo prativamente in pianura per circa 85 km a tratti con il vento contro, te pareva! L'ultimo tratto fino al km 118 è molto impegnativo, ci troviamo nel tratto di costa do Tossa de mar. continui saliscendi suulla scogliera e a ogni vetta scorci sulle calette. Dopo aver pedalato per un paio d'ore su e giù, raggiungiamo Lloret de mar e campeggiamo li.
mercoledì 18 maggio
Argeles sur mer - Roses (116 km)
Sveglia con la nebbia e frescino, 14 gradi. prendiamo il via belli vestiti e fulvio con un problema al ginocchio sinistro causato da un movimento errato durante la fase di schiacciamento dei sacchi del vuoto dei bagagli del giorno prima! i primi km sono veramente dolorosi, ma man mano che si va avanti e si scaldano le gambe e leggermente anche l'aria, va meglio e soprattutto dopo aver ingurgitato antiinfiammatori. strada costiera sulla Costa Rocciosa Francese, che si innerpica e scende al mare in tutti i paesini, che però sono solo agglomerati di case da vacanza, tranne collioure che ci colpisce. Cerbere é l'ultimo paese che attraversiamo in Francia e in cima al bricco entriamo in Spagna. A portbou facciamo sosta per un panino e continuiamo con repentini saliscendi con magnifici scorci sul mare fino a Cadaques. Da qui ci innoltriamo nel parco de cabo de creus con una fantastica e ripidissima sterrata. da qui ci rendiamo conto che non é possibile raggiungere palmos. Quindi dopo 116 km tra cui 12 di sterrato con più di 500 mt di dislivello ci fermiamo a Roses. Ci facciamo anche un bagno nella piscina del camping dopo aver montato il campo.
martedì 17 maggio
Caunes Minervois - Argeles sur mer (153 km)
volevamo fare pianura...
Sveglia alle 7 e un quarto e colazione con ogni ben di Dio, come ieri. Partenza alle 8.30 intenzionati a seguire il Canal Du Midi, come ci hanno consigliato all'ufficio del turismo. Dopo una ventina di km lo troviamo e percorriamo la ciclabile che lo costeggia. E' sterrata, ma bella e passiamo dalle chiuse e vediamo anche barche in manovra. Peccato chea un tratto diventa un sentierino e la Cri vuole tornare in strada e così facciamo. Cambiamo completamente itinerario e di tagliare verso le colline. Dopo una quarantina di km cominciano le salite e al km 85 anche il vento, contrario! Bellissmo il paesaggio, tra gorge, castelli e paesini, ma continuiamo a salire e scendere e anche oggi i nostri 1000 m di dislivello li abbiamo fatti. Il vento frena, le montagne si profilano minacciose all'orizzonte e il mare non si vede. Finalmente arrviamo in campeggio, dopo 153 km, la temperatura dai 15 gradi di stamattina è salita parecchio, abbiamo rotto un raggio della ruota posteriore, e il mare non l'abbiamo ancora visto!...
lunedì 16 maggio
Carcassone - Carcassone (0 km)
Riposo
Eccoci qua! finalmente abbiamo trovato una connessione wi fi che funziona! Oggi abbiamo dedicato la giornata al riposo, dopo una settimana intensa: salite, vento contrario pioggia.... anche se in realtà abbiamo camminato per più di 5 ore nella città di Carcassonne. La giornata é cominciata bene con un risveglio in un letto vero, alle 8 colazione preparata dai gentilissimi ospiti del chambres d'hote, c'era veramente di tutto: baguette, pan au chocolat, croassant, 3 tipi di marmellate, frutta, burro, yogutr, latte, caffé, the, formaggio prosciutto ; ovviamente non ci siamo fatti mancare niente, spazzato via tutto. poi siamo andati alla ricerca del bus per carcassonne, che oramai era passato e fino a mezzo dì non ne passava altro. Allora che facciamo? autostop! nessuno sembra intenzionato, ma ull'ultimo tentativo mentre stavamo già prendendo la via di casa una dolce donzella si ferma e ci carica! Che fortuna! 4 chiacchiere durante il tragitto e in mezz'oretta siamo in città stupenda, niente da dire! Visitiamo la cittadella con il castello che a ogni scorcio ci regala emozioni intense! La giornata è bellissima, ancora vento da nord ma molto meno forte di ieri, ma in cima alle torri fischiava un sacco! A metà pomeriggio rientriamo con il bus a Caunes Minervois e abbiamo il tempo di fare una ciumba in piscina e rilassamento al sole . Ci prepariamo cena e percorso per domani!
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domenica 15 maggio
Clermont Herault - Caunes Minervois (115 km)
Oggi tappa difficilissima! Partenza alle 8 da Clermont Heralult con vento fortissimo e, naturalmente, contrario ! Temperatura di 10 gradi (percepiti 0). Per la prima ora abbiamo pedalato ai 12 km/h di media in mezzo a un paesaggio bellissimo tra colline scavate dell'erosione di colore rosso (guardate lo spettacolo su Google Earth!).
Poi abbiamo continuato tra i boschi con continui saliscendi fino a superare i 600 mt. il dislivello totale oggi ha superato i 1500 mt. Ma quello che ci ha tagliato le gambe è stato il vento ! A pochissimi km da Carcassonne abbiamo dovuto abbandonare... Trovato un Bed & Breakfast sulla strada abbiamo detto stop dopo 115 km...
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sabato 14 maggio
Saintes Maries de la mer - Clermont Herault (133 km)
Oggi tappa di 133 km con poco sole, vento contrario a raffiche e abbiamo preso anche un po' di pioggia.
Purtroppo si è tagliato un copertone e abbiamo dovuto comperarne uno di fortuna...speriamo di non bucare!
Adesso siamo in un campeggio in riva a un lago e ci dedicheremo al cambio del copertone...
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venerdì 13 maggio
Carro - Saintes Maries de la mer (90 km)
Giornata bellissima ma con un po' di vento contrario. Abbiamo fatto circa 30 km di sterrato in mezzo al parco della Camargue. I primi 15 km tutti saliscendi tra le colline, poi abbiamo dovuto percorrere un tratto di superstrada , anche se sarebbe vietato, perché era l'unica strada per raggiungere il battello per superare il Rodano!
Una volta raggiunta Saintes Marie de la Mer ci siamo concessi la prima cena al ristorante...
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giovedì 12 maggio
La Ciotat - Carro (90 km)
Oggi tappa impegnativa: pedalato per circa 90 KM con un dislivello in salita di oltre 1000 mt. Se dovessimo fare un paragone a una pedalata con una specialissima super leggera corrisponderebbe a un tour di circa 150 km e 2000 mt di dislivello circa! Comunque siamo stati allietati dallo splendido paesaggio da La Ciotat fino ad arrivare alle porte di Marsiglia. Qui il solito delirio per l'attraversamento della città, con un sacco di lavori in corso e ciclabili non del tutto tali. Alla fine ne siamo usciti con una velocità media pari a quella in salita. Dopo un breve tratto pianeggiante e sosta per un kebab al volo , ci siamo di nuovo inerpicati in mezzo ai brughi e con una miriade di salite e discese abbastanza ripide siamo giunti a Carro in un campeggio in mezzo al niente, senza neanche un bar o chiosco per i generi di conforto, neanche un po di acqua fresca ! Montaggio campo seguito da bagno nella baia di Carro..
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mercoledì 11 maggio
Cavalaire sur mer - La Ciotat (111 km)
Oggi tanta salita e discesa con vento contrario!
Ci siamo anche mezzi scottati .
Piste ciclabili bellissime tra boschi di sugheri, eucaliptus, mirto, ecc.
Intensi profumi...
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martedì 10 maggio
Cagnes sur Mer - Cavalaire sur mer (120 km)
Partiti alle 8 e 20 dopo un rapido smontaggio del campo, anche per questo ci vuole allenamento , miglioreremo con il passare dei giorni! Fa abbastanza freschino, ma appena giunti in riva al mare con il sole che ci accarezza siamo costretti a svestirci. Procediamo senza problemi fino a Cannes dove trviamo parecchio traffico perchè domani comincia il festival del cinema! Facciamo la seconda colazione da ''que tal''un locale che frequentiamo quando passiamo da queste parti, con due uova al tegamino, bacon, formaggio. Proseguiamo sulla via e percorriamo la corniche dell'esterel, con i suoi innumerevoli saliscendi sulle sempre bellissime calanche di color rosso, con scorci mozzafiato. A S Raphael sostiamo per pranzo e ci mangiamo un paio di insalate sulla spiaggia. Da qui ci rendiamo conto che la meta di oggi non sarà La Faviere, é tardi per arrivare a un ora decente. Decidiamo per Cavalaire sur mer, giusto in tempo per trovare il market aperto e aproviggionarsi il cibo per cena e colazione. Km percorsi 120
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lunedì 9 maggio
Finale Ligure - Cagnes sur Mer (153 km)
finale ligure cagnes
Partiti alle 8 e 10 circa da Finalborgo con saluti alle rispettive famiglie e accompagnati dall'Ale.Il tempo sebrava da subito buono, nonostante l'acquazzone notturno.Da subito il vento laterale ci disturba parecchio fino ad Albenga e fino ad Andora poi è favorevole. L'Ale a Imperia ci saluta e torna in dietro. da qui restiamo soli a combattere contro il vento che ora è contrario e la media si abbassa vertiginosamente. A XXmiglia ci fermiamo per un veloce piatto di pasta al ragù e poi via verso il confine. Qui facciamo sosta per lasciare il gagliardetto dell' ass. naz. Alpini Gruppo di Finale L. come promesso. Ora siamo in Francia: attraversiamo Mentone e poi Montecarlo dove stanno allestendo per il GP di F1. Pedala, Pedala, giungiamo a Cagnes sur mer dopo 153 KM e più di 7 ore di sella. Come è dura pedalare con sto mezzo lo sappiamo solo noi!!! Alle 8 siamo già in branda, si fa per dire!!!
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domenica 8 maggio
Finale Ligure - Finale Ligure (0 km)
finalmente é giunto il giorno x. Oggi abbiamo fatto ben 14 km accompagnando il corteo formato da famiglie, il Sindaco Flaminio Richeri e scortati dalla polizia municipale in bicicletta, Luca e Dario. la micro pedalata ci ha fatto partire da Finalborgo per poi arrivare fino a Varigotti con ritorno alla Marina dove un'altra manifestazione, la festa provinciale delle pro loco, dove abbiamo avuto contatti con parecchia gente curiosa della nostra avventura che prenderà il via reale domattina alle ore 8 da Finalborgo. Saluti a tutti! Ci sentiamo lungo il percorso e se tutto va come deve, ci vediamo il 18 agosto a Finalborgo
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giovedì 5 maggio
Intervista Radio Onda Ligure
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giovedì 28 aprile
Preparativi
Stiamo ancora facendo i preparativi per la partenza .